Che cos’è la creatività? Il matematico Henri Poincarè nel 1929 disse: “Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”. Essere creativi significa rompere le regole esistenti per crearne delle altre migliori.
Cosa ha a che fare la creatività con il calcio? La creatività è parte imprescindibile del calcio.
Spesso l’allenamento della creatività viene considerato secondario agli aspetti tecnici e tattici e di conseguenza trattato come una qualità determinata geneticamente: “quel calciatore è un fantasista” oppure non lo è. Per questo motivo spesso l’allenamento della creatività può essere erroneamente trascurato .
La creatività è influenzata sia dall’età degli allievi, (per esperienze vissute e livello di sviluppo delle capacità coordinative) che dalle diverse condizioni ambientali e dalle situazioni di gioco proposte (varietà di strumenti e condizioni di gioco). Questo ultimo aspetto rientra nella creatività dell’allenatore. Durante la mia esperienza con il calcio giovanile ho osservato e discusso con molti allenatori. Ho visto allenatori variare le loro proposte, rinnovare la loro formazione, scoprire strumenti nuovi, li ho visti ricercare e stimolare la creatività dei loro atleti. D’altra parte ho visto altrettanti allenatori fermi sulle loro posizioni, più preoccupati di vincere uno “scontro” senza neanche sapere che il vero nome è “confronto”, poco disposti a cambiare e a conoscere e spesso più impegnati a criticare i genitori fuori dal campo che a crescere piccoli atleti in campo.
Se si vogliono crescere calciatori fantasiosi, c’è bisogno di formare allenatori che conoscano gli strumenti e le situazioni in grado di stimolare creatività e fantasia. La psicologia dello sport si occupa anche di questo. Se la fantasia del bambino va allenata, allora è altrettanto vero che gli allenatori debbono conoscere gli strumenti e i metodi utili a stimolare la creatività dei piccoli atleti. Cosa deve fare un allenatore per risvegliarla nei suoi giocatori? Proporre nuove e diverse situazioni di gioco accompagnate da ricche e stimolanti varianti. Indurre gli allievi a ricercare continuamente soluzioni nuove, sollecitare la creatività e permettere al giovane atleta di acquisire un’importante competenza legata alla pratica del calcio.
Non a caso in Brasile, che a livello mondiale rappresenta una delle migliori scuole di tecnica calcistica, la creatività viene sollecitata ancor prima delle abilità tecniche, che si realizzano conseguentemente e contemporaneamente.
È certamente innegabile che vi siano persone più portate e altre meno, ma la creatività può essere stimolata ed allenata. Con un po’ di studio e d’impegno l’approccio creativo si può imparare ed utilizzare. Innanzitutto possiamo iniziare conoscendo le 4 parole chiave legate all’allenamento della creatività:
Sicurezza
- Regole chiare e semplici
- Evitare critiche e giudizi durante il lavoro ideativo
- Dare a tutti le stesse opportunità e attenzioni
- Stimolare i pensieri e le azioni divergenti
Libertà
- La Libertà psicologica abbassa le difese. Anche l’idea stravagante e scontata va ascoltata e accolta
- Dare libertà di azione. Chiedere, a volte, d’indicare solo il risultato atteso: il giovane atleta sceglierà e inventerà il percorso per raggiungerlo
Apprendimento
- Evitare la chiusura con l’esterno. Il bambino deve poter crescere e apprendere anche e soprattutto attraverso il confronto
Divertimento
- Divertirsi lavorando. Il clima divertente e disinibito incoraggia la ricerca di alternative
“Nella sua grandezza, il genio disdegna le strade battute e cerca regioni ancora inesplorate” (Abraham Lincoln)
(di Daniela Sepio)
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