Sbagliare per accettare di sbagliare

Non accettare l’errore è il principale ostacolo a migliorare. E’ inutile girarci troppo intorno, è proprio questa la ragione principale per cui oggi molti giovani si bloccano di fronte alle difficoltà, nessuno li guida in questo apprendimento. Non i genitori e non gli insegnanti. E se non imparano allora hanno un problema psicologico per cui, nel migliore dei casi, si va dallo psicologo. Oppure i genitori attribuiscono la responsabilità agli allenatori e viceversa. Di solito è una battaglia persa in cui ognuno resta sulle sue posizioni e i ragazzi/e non cambiano. Nello sport giovanile bisognerebbe considerare l’accettazione dell’errore come il parametro fondamentale per affermare che l’insegnamento fornito in allenamento ha avuto successo, così come il suo contrario. Non accettare di sbagliare annulla qualsiasi apprendimento tecnico. Il giovane infatti sviluppa un’aspettative non realistica e immagina che è bravo solo se non commette errori. Quando entra in campo con questo atteggiamento, non è in grado di sopportare la frustrazione di sbagliare e comincia ad arrabbiarsi con se stesso, con l’esito di giocare peggio e di ridurre l’impegno, poiché ritiene di non essere capace. A questo punto se genitori e allenatori non intervengono subito per cambiare questa reazione, il giovane la trasformerà in un modo di essere abituale, che ripeterà ogni volta che sbaglierà. A questo punto, sarà più difficile intervenire per sostituire questa convinzione negativa con una positiva.

Gli adulti devono essere consapevoli che la competenza è  l’uso dell’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti finalizzato a uno scopo ed esercitato nel contesto ed è determinata dall’integrazione fra:

  • Conoscenze – Ciò che si sa, «cosa» e come si sa, «come»
  • Abilità –  Quanto si è in grado di capire / comunicare / fare usando conoscenze imparate in allenamento
  • Atteggiamenti – Come si è e come ci si comporta in relazione all’uso delle conoscenze e delle abilità sportive possedute
Quindi la competenza sportiva non va confusa con l’abilità tecnica e l’atteggiamento da tenere in campo va insegnato come così come i fondamentali di gioco. Altrimenti si avranno giovani atleti dotati tecnicamente ma poco competenti nel fornire una prestazione sportiva adeguata al loro livello tecnico.

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