Il calcio femminile

Il terzo posto delle azzurre Under 17 ai mondiali di aprile in Costa Rica è stato un successo, un’impresa unica nel suo genere poiché nessuna Nazionale giovanile di calcio aveva mai vinto prima una medaglia ai campionati del mondo. La parola successo stona però con la poca risonanza che l’impresa ha avuto. Il mondo delle calciatrici è un mondo invisibile, che non aiuta il calcio italiano a riempire la sua più grande mancanza: la presenza di bambine sui campi da gioco.

L’analisi di questa mancanza passa attraverso la comunicazione sbagliata che colpisce molte bambine che vogliono avvicinarsi al calcio:

  • Giudizi di valore (…se giochi a calcio diventerai un maschiaccio!)
  • Pregiudizi di genere (giocare a calcio non ti fa essere aggraziata come una bambina dovrebbe essere)
  • E non ultimo il linguaggio utilizzato quotidianamente con i bambini sui campi di calcio (…correte come delle femminucce, …non sarai mica una femminuccia!)

Il calcio italiano è destinato a persistere nella sua mancanza, almeno finché non ci sarà un cambiamento nel linguaggio, ma anche la profonda comprensione che  il sesso biologico  ha poco a che vedere con le predisposizioni fisiche e psichiche per lo sport. A dispetto di tutto ciò però, le bambine sul campo di calcio potrebbero mettere molta della loro passione, della loro forza e anche del loro desiderio di riscatto come dimostrano questi disegni di piccole calciatrici in erba: calcio femminile

 

(di Daniela Sepio)

 

 

 

 

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