Vivicittà 2014, la corsa per tutti

Domenica si corre Vivicittà: la corsa per tutti. E’ la corsa più grande del mondo poiché si svolge contemporaneamente in 45 città italiane e 10 all’estero. Questa è la 31° edizione che si svolge su 12 km e che unisce insieme da sempre alcuni fra i valori fondamentali: il bisogno di sport, la tutela dell’ambiente, la solidarietà internazionale e la vivibilità dei centri storici. Sono temi presenti sino dalla prima edizione i questa manifestazione organizzata dalla UISP e che Franco Fava in un articolo del 1984 sull’Espresso già presentava in questo modo:

“Questa prima edizione del Vivicittà non è solamente una manifestazione sportiva, anche se i contenuti sportivi e tecnici non mancano di certo … oggi fare correre 30.000 persone non è più una novità. Distribuire però tanti appassionati della corsa in venti diverse sedi, dare il via alla medesima ora, utilizzare come scenario i centri storici tra i più belli d’Italia e fare in modo di compensare i tempi di percorrenza in base alle differenti difficoltà del tracciato rischia di lasciarci quasi increduli … Sicuramente nel grande giorno di Vivicittà, nessuno potrà affermare che gli italiani hanno definitivamente messo da parte le cattive abitudini di un popolo tifoso e non sportivo. Certamente però nessuno potrà negare che una nuova era è spuntata all’orizzonte e che una più sana, giusta e democratica mentalità sportiva è vicina ad affermarsi per il bene di tutti. Le città da venti saliranno un domani a quaranta e, forse anche grazie a Vivicittà, la corsa a piedi made in Italy potrà essere esportata”.

Ebbene queste previsioni si sono avverate e per sottolineare il valore dello sport come diritto di tutti, nessuno escluso, la corsa si svolgerà anche in numerosi istituti penitenziari e minorili  ma anche a Osaka e Yokohama, in Bosnia a Tuzla e Sarajevo. In altre date si correrà  in Libano a Balbeeck e Sidone per solidarietà con i profughi siriani e quelli palesinesi. La raccolta fondi di quest’anno (1 euro a partecipante) verrà finalizzata al progetto “Sport & Dignity” in collaborazione con UNRWA-Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, per realizzare in Libano 12 palestre per la ginnastica artistica, 12 spazi per la pallavolo e la formazione di istruttori per questi sport.

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