L’allenamento mentale del Kendo per gli atleti

Le arti marziali orientali rappresentano un ottimo insegnamento per come uniscono in ogni gesto mente e corpo. Nel Kendo è espresso un concetto denominato con la parola Shikai che mette in evidnza quattro ostacoli mentali che devono essere evitati. Il primo è la sorpresa – se vengo sorpreso dal mio avversario vuol dire che non sono pronto a rispondergli -. Un secondo ostacolo è rappresentato dal dubbio – è quando sono indeciso su cosa fare in un determinato momento, l’azione rallenta o non mostra la sufficiente convinzione -. Il terzo ostacolo è la paura – l’avversario diventa un gigante e noi ci sentiamo insicuri e schiacciati dalla sua forza -. Il quarto è la confusione – non sono concentrato sul presente ma sono distratto dai miei pensieri o da quello che sta succedendo, perdo la fluidità dei miei movimenti -. 

Questi stati mentali che ostacolano il combattimento ovvero la prestazione sportiva sono vinti attraverso una condizione psicologica chiamata Heigoshin, che significa essere presenti a se stessi come d’abitudine, mantenendo la mente tranquilla. Questo tipo di allenamento è bene evidenziabile nelle scene del film L’ultimo samurai.

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