Il sovraccarico da fatica mentale è un costo che gli atleti devono imparare a gestire per rimanere a livello di vertice. Gli atleti più vincenti al termine delle olimpiadi si prendono spesso un lungo periodo di riposo per eliminare gli stress subiti e per ricaricare la propria motivazione per gli impegni futuri. Negli sport individuali scelte come quella di Federica Pellegrini di dedicarsi per una stagione agonistica a svolgere un’attività meno intensa sono frequenti negli atleti di livello internazionale, perchè mentalmente non si può vivere ogni anno con l’assillo di dovere dimostrare che si è i più forti. Lo stesso Tiger Woods ci ha messo tre anni per risollevarsi dalla crisi in cui si era infilato e ritornare a essere il numero 1. Tre anni sono l’equivalente di 1000 giorni in cui ha perso molte e molte più volte di quelle che ha vinto. Negli sport di squadra prendersi un periodo di riposo non è possibile. Le squadre forti sono organizzate per raggiungere ogni anno il massimo obiettivo possibile, nel calcio si traduce nel vincere lo scudetto o entrare almeno nella Champions League. I giocatori della Juventus si trovano in questa condizione mentale, sono stanchi e sinora non hanno saputo entrare in campo con l’atteggiamento necessario per vincere. Hanno sopperito con il mestiere e con la qualità di alcuni giocatori ma non basta più. Ci vorrebbero dei cloni di Pirlo e compagni ma è fantasia e i nuovi non sono per forza migliori degli altri. La Juventus deve comunque ridurre il livello di fatica e stress mentale per ritrovare quella motivazione all’impegno e al sacrificio in allenamento e partita che sono alla base dei successi dei due anni precedenti. Certamente uno psicologo che li aiutasse a rilassarsi e ricaricarsi sarebbe utile.
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