Quando ritirarsi da una splendida carriera sportiva

La carriera degli atleti si sta allungando sempre più, in particolare quella dei più vincenti che continuano la loro striscia positiva. Da Roger Federer a Valentina Vezzali a Francesco Totti sono molti i nomi famosi dello sport mondiale che si trovano in questa situazione. E allora quale può essere il principio per cui si prende la decisione di continuare piuttosto che di abbandonare? Mettendo da parte eventuali problemi fisici che possono impedire o limitare il proseguimento della carriera, l’elemento decisivo da prendere in considerazione riguarda la motivazione e la dedizione che devono continuare a essere forti e intense.

  • Motivazione vuol dire che si raggiungerà l’obiettivo prefissato grazie al proprio personale impegno.
  • Dedizione ci si riferisce all’intensità con cui lo scopo viene perseguito e  si traduce nell’impegno con cui si lavora nel quotidiano.
Quando queste due dimensioni psicologiche sono presenti gli atleti sanno che non è ancora giunto il momento di ritirarsi e i loro allenatori hanno un metro sicuro su cui misurare la volontà dei loro atleti, anzichè basarsi solo quello dell’età cronologica o degli anni di carriera variabili che possono stimolare i pregiudizi dei tecnici.

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