Come ragiona Jonny Wilkinson

Alcune idee tratte dal nuovo libro di Jonny Wilkinson (Rugby quantistico, in collaborazione con i due fisici Etienne Klein e Jean Iliopoulos)su cui possiamo riflettere.

“Quando ci si allena bisogna fare il meglio del meglio. Vuol dire che non basta far passare il pallone tra i pali, ma esattamente in mezzo”.

“Già prima di calciare, sento il punto preciso in cui entrerò in contatto con il pallone. Nella mia testa vedo la traiettoria esatta del pallone”.

“Il motivo per cui mi alleno mentalmente, è che in questo modo posso avere un allenamento assolutamente perfetto”.

“Non sono mai soddisfatto di quello che faccio sul campo. Per questo continuo a lavorare dopo gli allenamenti con sessioni di due o tre ore. Il mio obiettivo è di creare un clima di sicurezza intorno a me, di fabbricare delle abitudini forti e utili sulle quali potermi appoggiare”.

“Il rugby è il vero gioco di squadra, sì. Come dicevo, siamo sempre connessi. E’ impossibile avere l’occasione di segnare una punizione senza gli uomini della mischia”.

“Tempo fa ho letto che il miglior modo per raggiungere i propri obiettivi è quello di aiutare gli altri a raggiungere i loro. Ne sono profondamente convinto”.

 

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