La scelta di Beverly Tatum, presidente dello Spelman College, di abbandonare lo sport business e di investire sul benessere delle studentesse attraverso la diffusione delle più svariate forme di attività fisica è senz’altro una scelta rivoluzionaria che pone al primo posto non lo sviluppo di prestazioni assolute ma la forma fisica e psicologica. Questa scelta risponde alla regola che lo sport/attività fisica è di tutti e non solo di chi lo sceglie come attività prevalente della propria vita. Credo sia venuto il momento di affermare nuovamente che lo sport è l’unico modo per condurre uno stile di vita fisicamente attivo e per combattere di conseguenza i problemi e le malattie determinate dall’assenza di movimento. E allora è meglio che la scuola promuova meno atleti ma più individui sani e attivi.
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