La voglia di farcela

Dal libro di Finn “Nati per correre” emerge che la caratteristica dominante per diventare un atleta in Kenia sia: la voglia di farcela. E’ questa che fa da locomotiva per tutte le altre. Questa idea ci deve fare riflettere perchè troppo spesso noi come genitori, insegnanti o allenatori pensiamo invece che non sia il risultato di una cultura in cui il giovane cresce ma quasi un regalo che è toccato a qualcuno. Mentre attribuire alla cultura in cui si vive la possibilità di stimolare questa dimensione personale vuole dire conoscere la risposta all’abbandono dei giovani dallo sport ma anche dalla scuola.

Non è solo una questione personale di ogni ragazzo e ragazza, dipende da  come è organizzato il nostro ambiente sociale. Se in Kenia vi è una cultura della corsa radicata e pervasiva, come facciamo a sviluppare in Italia una cultura dello sport ma anche dello studio così significativa? Quali sono i modelli da emulare che trasmettiamo ai giovani? Perchè se non agiamo per rispondere a questi quesiti non riusciremo mai a integrare insieme la necessità dell’impegno e della dedizione con l’abbondanza dell’offerta di percorsi scolastici e sportivi.

Potere scegliere fra più percorsi è senz’altro positivo ma diventa inutile se non è unito al desiderio di farcela. In caso di mancanza si saltella da una scuola a un’altra, chi può paga un diploma in una scuola privata oppure abbandona del tutto la scuola. Ma se i ragazzi non sanno scegliere o non s’impegnano la responsabilità è di chi organizza la scuola e dei genitori che non sono bravi educatori. 

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