Non bisogna mai subire l’allenamento o la gara

Fra le difficoltà che un atleta deve affrontare vi è quella di essere pronto a non subire un allenamento, un avversario o le situazioni che si presentano durante una competizione. Subire vuol dire rinunciare a esprimere il proprio valore mentre si entra in uno stato mentale fatto di lamentele, di sensazioni d’incapacità e di recriminazione. Ci si può lamentare nei confronti dell’allenatore che propone esercizi che non piacciono o perchè ci si sente sfortunati. Sono mille le ragioni a cui agganciarsi per entrare in questa condizione mentale negativa che per qualche istante allontana da sé la responsabilità di quanto è avvenuto, perchè la colpa è degli altri o della sfortuna. Questa soddisfazione è di breve durata perchè subito dopo l’atleta si sente dominato da una condizione di poca fiducia verso di sé.

Sono proprio questi i momenti in cui si deve reagire. La prima cosa da fare è essere consapevoli che ognuno è il padrone delle proprie azioni quotidiane e nessun altro. La seconda, riguarda il sapere che gli ostacoli rappresentano le uniche opportunità per migliorare e quindi vanno ricercati per potere imparare ad affrontarli. Terzo, si deve ripensare alle difficoltà che si sono vissute, sapere in che modo le si è affrontate e se si sarebbe potuto fare meglio. Quarto, bisogna pensare alle prossime giornate, verificare quali ostacoli potrebbero presentare e pianificare azioni più efficaci.

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