La leadership di Alex Ferguson

Anita Elberse e Tom Dye, docenti della Harvard Business School, hanno condotto uno studio su Alex Ferguson attraverso una serie d’interviste realizzate nel 2012. Ferguson è l’allenatore più vittorioso della storia del calcio con in suoi 28 trofei vinti. La principale abilità di Ferguson consiste nel sapere motivare i suoi giocatori, difendendoli in pubblico e criticandoli nello spogliatoio. Per premiare i giocatori dice loro “ben fatto” che considera le due migliori parole per sostenere le persone, poichè non vi è necessità di usare delle espressioni assolute. Un altro aspetto essenziale della sua leadership risiede nell’idea che più sei bravo, più devi impegnarti e chi non si adegua a questo principio viene escluso. Le regole sono uguali per tutti ma nello stesso tempo sa come parlare a ogni suo giocatore per ottenere il meglio da lui. Secondo Elberse e Dye il successo di Ferguson dipende anche dalla rivoluzione che ha condotto nel settore giovanile del Manchester United e che gli ha consentito di avere in prima squadra giocatori fatti in casa come Ryan Giggs, David Beckham, Gary Neville, Paul Scholes. Per lui è essenziale la differenza fra costruire una squadra e costruire un club. Pertanto sin dall’inizio ha dato visibilità all’attività giovanile e ha voluto che i giovani stessero a contatto con la prima squadra, in modo da creare un atteggiamento comune. Un altro aspetto decisivo per essere vincenti per un così lungo periodo è quello di sapersi rinnovare e adattarsi ai cambiamenti, per questa ragione si serve di esperti in scienze dello sport e delle nuove tecnologie.

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