Il doping nel baseball USA continua a essere un grande problema

La commissione che decide quali siano i giocatori che devono entrare nella Hall of Fame del baseball non ha nominato alcuni fra i più vincenti giocatori della storia di questo sport per i loro problemi documentati con il doping (Barry Bonds and Roger Clemens).

Fra questi si è trovato anche Mike Piazza, che come ricevitore quando gioca nel ruolo di battitore ha ottenuto 396 fuori campo nella sua carriera, più di ogni altro ricevitore, per il dubbio che le sue prestazioni siano state influenzate dall’uso di steroidi, nonostante che Piazza non sia mai stato coinvolto ufficialmente in questioni di doping. Ma questo voto sta a indicare un sospetto sull’origine del suo record. Alcuni giudici hanno votato a favore di Bonds e Clemens perchè ritengono che questi giocatori avrebbero ottenuto i loro record anche se non avessero fatto uso di doping, mentre ritengono che Piazza non ci sarebbe mai riuscito se non si fosse aiutato con qualcosa.

(Leggi: http://www.nytimes.com/2013/01/10/sports/baseball/mike-piazza-falls-short-in-hall-of-fame-voting.html?ref=sports)

Sul doping è stato detto tutto: che trucca le gare, fa male alla salute e presenta un modello di atleta di successo che può distruggere la vita di molti adolescenti.

Consiglio la lettura anche di un altro articolo che mostra come la Hall of Fame del baseball sia composta anche da alcolizzati, bari, drogati, razzisti, figure non certo positive nonostante i loro successi sportivi.

http://www.nytimes.com/2013/01/09/sports/baseball/baseball-hall-of-fame-has-always-made-room-for-infamy.html?src=un&feedurl=http%3A%2F%2Fjson8.nytimes.com%2Fpages%2Fsports%2Fbaseball%2Findex.jsonp

3 Risposte a “Il doping nel baseball USA continua a essere un grande problema”


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  • Quindi nel novembre 2005 proprietari e giocatori approvarono persino regole più severe per i positivi all’antidoping rispetto a quelle appena accettate. Sotto le nuove norme una prima positività comporta una sospensione di 50 partite, una seconda 100, una terza squalifica a vita dalla MLB. Questa politica porta finalmente la MLB vicina alle regole internazionali, da cui si era tenuta a lungo a distanza. Proprio questa riluttanza a adeguarsi nella lotta al doping è stata una delle cause per cui il baseball è stato escluso dal programma olimpico a partire dal 2012 .

  • Sport professionistico non ha nulla di sport ma di business…lo sanno bene i proprietari delle squadre…e poi i controlli antidoping sono all’acqua di rose per nn dire di facciata.

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