L’allenamento mentale degli adolescenti

In questo ultimo anno ho ricevuto molte richieste di lavorare con adolescenti per prepararli dal punto di vista mentale ad affrontare le gare. Mi sembra uno sviluppo positivo, poichè sta a indicare che in alcuni sport individuali vi è la consapevolezza dell’importannza dell’allenamento mentale anche nell’attività giovanile. Questo è avvenuto in relazione a tre sport: il tiro a volo, il golf e il tennis; discipline in cui i genitori devono per forza investire economicamente sui loro figli se vogliono che facciano esperienze agonistiche e di allenamento efficaci. Basti pensare ai 30 tornei di tennis annuali a cui un giovane deve partecipare, piuttosto che al costo di fucile, cartucce e piattelli nel tiro a volo o al costo per partecipare ai tornei di golf e per allenarsi con un bravo maestro.

Diventa così evidente che percepita da parte dei gentirori l’esigenza del mental coaching, l’investimento economico diventa una delle voci di spesa che i genitori devono affrontare. Dico questo perchè è molto raro che una federazione sportiva, invece, investa sull’allenamento mentale nella fascia d’età juniores (che sarebbero i suoi talenti). Mental coaching che quando si ha 14-17 anni equivale alla formazione di quell’approccio mentale che è utile per fare bene. Ad esempio, imparare in questa età ad avere un dialogo positivo con se stessi è assolutamente più facile che quando si sarà adulti, ed educa mentalmente il ragazzo o la ragazza a sapersi incoraggiare, ad affrontare le difficoltà con maggiorer serenità, o a correggersi in modo positivo e senza insultarsi.

Mi chiedo perchè questa abilità psicologica così importante nella vita di ogni essere umano debba essere insegnata solo in età adulta, e molti poi neanche la imparano. E’ possibile che il limite dei ragazzi sia rappresentato da coloro (dirigenti e allenatori) che dovrebbero essere i loro insegnanti?

3 Risposte a “L’allenamento mentale degli adolescenti”


Contribuisci con la tua opinione