Resistere alla pressione

L’allenatore del Napoli ha dichiarato che potrebbe prendersi prendersi una pausa dalla sua professione al termine di questa stagione. Non è il primo a affermare la necessità di un periodo di riposo dal calcio, l’ha già fatto Guardiola. Questo commento mi permette di parlare del libro di Hubert Ripoll “Il mentale degli allenatori” che racconta la storia di 42 sportivi allenatori e atleti, in cui si parla anche di cos’è per loro la pressione. A riguardo della pressione percepita dell’allenatore dice così:

“Bisogna essere forti nella testa per resistere alla pressione costante. Tutto si gioca su un filo, dal paradiso all’inferno in qualche millisecondo o millimetro. La disillusione, la disperazione sono prima di tutto per l’atleta. L’allenatore, però anche lui, ne soffre. Per fronteggiarle vi è la necessità di equilibrio personale e di una grande stabilità emotiva. Ciò avviene quando si riesce a prendere le distanze dagli avvenimenti senza negarli. Adottare un’atteggiamento positivo restando però lucidi. Prima di tutto, non bisogna chiudersi in se stessi. Ciò si nutre in primo luogo dei valori che l’allenatore si dà e delle motivazioni che l’animano. Ma ciò non basta quando la pressione è così forte: il pubblico, all’esterno, i giocatori, all’interno.”

Imparare a gestire la propria solitudine e le scelte dei momenti difficili, questo mi sembra essere il compito dell’allenatore che vuole vincere questi stress e restare saldo alla guida dei suoi atleti.

Info: http://www.payot-rivages.net/livre_Le-mental-des-coachs–Hubert-Ripoll_ean13_9782228907637.html

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