Sabato vi è stata a Roma una manifestazione di calcio dedicata alle giovani calciatrici organizzata da Fifa e Figc (www.figc.it) per promuovere il calcio, sport che in Italia non riesce ad aumentare il numero delle iscritte a fronte della grande diffusione nei paesi del nord Europa e nord America. Le bambine si divertono moltissimo a giocare a calcio e fino a 12 anni lo possono fare in squadre miste. Piccoli inconvenienti pratici (obbligo di spogliatoi separati) rendono più difficile per le Scuole calcio l’accoglienza alle bambine, ma è proprio la voglia di giocare che fa stare spesso sola una bambina in mezzo a tanti bambini. Queste bambine devono superare anche altri ostacoli: la diffidenza culturale dei propri genitori che lo ritengono un sport non adatto a loro e, a detta degli allenatori, anche quella dei genitori dei loro compagni di squadra, che non accettano che il proprio figlio lasci il posto in squadra a una ragazzina.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Luogo e data di nascita influenzano ancora la selezione nel calcio
- Accetta di avere paura e vai avanti
- La salute mentale degli allenatori di alto livello
- Ruolo dell’esercizio nella gestione della salute mentale
- IJSP Master class on extreme experiences
- Pronti per le XXXIII° Olimpiadi
- L’impegno
- Come auto-migliorarsi
- L’allenatore: se la squadra perde sei licenziato
- Autismo, solitudine, appartenenza e scuola
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
Camminare
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere
0 Risposte a “Chi non vuole le ragazze calciatrici”