Il rugby è ancora una speranza

Gli inglesi si sono dimostrati superiori in molti aspetti del gioco, ma certamente questa volta la nazionale di rugby è andata vicina  alla vittoria come mai prima d’ora. I tecnici di questo sport sapranno valutare cosa non è andato bene. Dal mio punto di vista credo che una parte significativa della sconfitta sia da addebitarsi ai calci sbagliati. Rigori che invece gli inglesi non hanno sbagliato e che il giovane Farrell ha messo dentro per ben quattro volte. Quando si perde per molti punti questi errori non hanno grande rilevanza, ma quando si perde 19 a 15 determinano la differenza fra vincere e perdere. Mi chiedo cosa viene fatto per allenare questa abilità così decisiva, quante ore la settimana sono spese da chi deve calciare e se sono studiate le routine migliori per i calciatori. Colui che ha messo a segno più tiri nella storia del rugby,  l’inglese Johnny Wilkinson, per anni ha speso ogni settimana ore e ore per giungere quasi alla perfezione di questa esecuzione. E’ inglese anche il 20enne Farrell che ieri non ha mai sbagliato, quindi non è questione di età o di esperienza.

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