In inglese dicono “from hero to zero”, da eroe a nulla. Questo è l’insegnamento che ci viene in queste settimane dall’Inter. Cosa è successo? Il lavoro dei giocatori non dovrebbe essere solo quello di perseguire l’eccellenza ma anche di non distruggersi quando le partite prendono una brutta piega. La squadra dovrebbe avere un piano A per quando si gioca bene ma anche un piano B a cui ricorrere quando si è in difficoltà. In mancanza del piano B è facile andare nel panico perchè l’immagine di squadra campione non corrisponde a come si sta giocando in quel momento e non si sa come reagire. Se fossero alpinisti sarebbero tutti morti, perchè non avrebbero considerato che non sono in forma come squadra e avrebbero affrontato le difficoltà della salita come se lo fossero. Lottare viene prima della tattica. L’allenatore della nazionale di basket, Pianigiani, ai suoi giocatori che avevano sul campo un atteggiamento simile, durante il time out disse “ci vuole un po’ di dignità, nessuno fa un salto, facciamo a cazzotti almeno, ma che cazzo c’avete dentro.” Bisognerebbe chiederlo anche all’Inter.
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