Bolt partenza falsa. W Bolt

Il fatto: partenza falsa di Bolt e sua esclusione dalla finale. Bolt ha così mostrato a tutti che anche il più forte, nonostante sappia che vincerà, è soggetto a tensioni psicologiche che gli possono impedire di ottenere il successo che le sue qualità gli dovrebbero consentire. Evviva non comanda solo il colore delle fibre ma ciò che conta è le mente. Alla TV italiana sono tutti contenti perchè “il guascone Bolt” ha finalmente perso per colpa della sua superficialità. Nessuno che provi a spiegare come la tensione e l’obbligo di vincere determinino pressioni che possono fare perdere la testa anche a chi è evidentemente più forte. La lezione è che nulla è mai scontato, piange ha ragione Bolt, deve ora buttare giù e digerire una rabbia fortissima. Entra a fare parte di quel club di fortissimi che hanno sbagliato quando non avrebbero dovuto, come Baggio contro il Brasile quando sbagliò il rigore o il Milan che perse la Champions dopo essere stata in vantaggio di 3-0 alla fine del primo tempo o quando Carl Lewis dopo tre salti in lungo incredibili perse perchè superato da un unico eccezionale salto di Powell. Quanto è bello lo sport che ci regala emozioni impreviste e imprevedibili.

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