La competenze nella gestione degli errori è l’arma vincente degli atleti. Tutti gli atleti hanno difficoltà ad accettare l’errore e la loro abilità nel guidarsi in questi momenti determina la differenza fra coloro che forniscono prestazioni ottimali e gli altri. Commettere un errore non è mai un problema, è un fenomeno ricorrente, si potrebbe dire fisiologico della prestazione sportiva. La differenza si determina nella reazione, chi è in grado di accettarlo e di ri-focalizzarsi sulla prestazione successiva scava un abisso tra sé e gli avversari. Pertanto gli psicologi non si devono preoccupare degli errori ma piuttosto di come si comportano gli atleti subito dopo. Prendersi cura di questi aspetti è solo apparentemente facile poichè l’atleta è veramente un blade runner. Bisogna capire e sapere come intervenire e non basta solo il semplice utilizzo di una tecnica psicologica, vi è qualcosa di più e di cui parleremo in una prossima occasione
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