La cultura è un peso inutile

L’Italia ad personam esiste nello sport anche in positivo. Vuole dire che determinate attività, ricerche, iniziative vengono intraprese solo perchè vi sono persone che vogliono perseguirle, perchè sono dirigenti appassionati e competenti. E’ altrettanto vero che quando si stufassero ciò che hanno fatto non esisterà più. E’ il caso, ad esempio, di Mario Gulinelli l’animatore instancabile della più prestigiosa rivista italiana di scienze dello sport, SdS – Rivista di cultura Sportiva del Coni, che svolge questo lavoro editoriale da più di 30 anni, quando si ritirerà da questo impegno non vi è nessuno che è stato preparato a ricoprire lo stesso ruolo. Un classico esempio italiano: tolta la persona, persa la funzione. Già, forse la cultura non interessa. Non è possibile fare una pianificazione di persone da affiancare perchè imparino, mica a tradurre dal tedesco, ma piuttosto la filosofia, la ricerca delle innovazioni non per forza di lingua inglese, l’originalità del pensiero? La cultura sportiva forse non deve esistere, meglio spendere dei soldi per il doping o al massimo del positivo per i laboratori antidoping.

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